Che cosa vuol dire il nome Gesù? E' un nome scelto a caso fra i diversi nomi ebraici o ha un particolare significato se visto nell'ambito della missione salvifica di Cristo?
L'osservazione dell'etimo di "Gesù" può far riflettere.
Gesù è l'adattamento italiano del nome aramaico יֵשׁוּעַ (Yeshu'a), passato in greco biblico come Ἰησοῦς (Iēsoûs) e in latino biblico come Iesus; si tratta di una tarda traduzione aramaica del nome ebraico יְהוֹשֻׁעַ (Yehoshu'a), (in italiano Giosuè), che ha il significato di "YHWH è salvezza", "YHWH salva" ed ha un significato pressoché identico a quello del nome Isaia.
In greco, Yehoshu'a venne reso utilizzando il nome Ιασων (Iason - in italiano Giasone) a sua volta derivante da ιασθαι (iasthai), "guarire", che significa perciò "guaritore", "taumaturgo", o secondo certe fonti dal termine jaomai, col significato di "forte", "potente". Nella Bibbia è citato un sommo sacerdote di nome Giasone, nel qual caso si trattava della forma greca del sopra menzionato nome ebraico Yehoshua. Il nome ebraico e quello greco si fusero successivamente, durante la cristianizzazione della Grecia.
In Gesù si trova dunque il tetragramma YHWH da interndersi ome il nome di Dio.
L'interpretazione del tetragramma YHWH si basa su un passo del Libro dell'Esodo (3, 14) nel quale esso è solitamente tradotto in italiano con "io sono". La frase completa è così tradotta: "io sono ciò che sono", "io sono colui che è", "io sono colui che sono" o ancora "io sono io-sono". Nella versione in lingua greca della Bibbia detta dei Settanta, dove il tetragramma è reso come Kyrios, il Nome è tradotto "ego eimi ho òn" letteralmente "io sono l'esistente"
La Jewish encyclopedia riporta:Il tetragramma potrebbe anche significare "io mostrerò d'essere ciò che mostrerò d'essere" oppure "Io sono l'essenza dell'essere"; il nome per indicare che Dio può manifestarsi nel tempo come tutto ciò che desidera e che attualmente
« è possibile determinare con un buon grado di certezza la pronuncia storica del Tetragramma, e il risultato è in accordo con l'affermazione contenuta in Esodo 3:14, nel quale la radice verbale si rivela come "Io sarò", una frase che è immediatamente preceduta dall'affermazione completa "Io sarò ciò che sarò", oppure, come nelle versioni in italiano il nome deriva dalla radice del verbo essere. Questo punto è decisivo per la pronuncia poiché l'etimologia è basata in questo caso sulla parola nota. Gli esegeti più antichi, come Onkelos, i Targumin di Gerusalemme e lo pseudo-Gionata considerano Ehyeh e Ehyeh asher Ehyeh come il nome della Divinità, e accettano l'etimologia di hayah: "essere"»
è fuori del tempo. Con ciò YHWH dice a Mosè di essere colui che è sempre presente a favore del suo popolo. Il nome di Dio assume così un doppio significato:
- storico-salvifico: io sono colui che è presente per salvare il mio popolo dalla schiavitù d'Egitto;
- metafisico: io sono colui che esiste di per sé; Dio rivela a Mosè di essere l'Essere in quanto essere. Tale significato è stato sviluppato in epoca cristiana, soprattutto nell'ambito della riflessione metafisica e ontologica.
A questo punto è chiaro che il nome Gesù significa sostanzialmente "YHWH salva", e poichè il tetragramma "YHWH" si traduce sinteticamente in italiano con "Io Sono", si può ulteriormente affermare che "Gesù"significa "Io-Sono-salva", in altre paorle "Dio Salva", "Dio è salvatore". Ecco che il Salvatore Divino si dichiara fin dal suo nome.
* cfr Wikipedia alle voci
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