lunedì 9 febbraio 2015

μύθος e λόγος il Verbo incarnato di Dio


Il μύθος (mythos) è una narrazione
allegorica sacrale, è un racconto ordinatore e rappresentatore della realtà, che procede per immagini e per vicende, e che ha la tipica forma di una storia, anche elementare, sempre densa di senso e di funzione simbolica.
Il λόγος (logos) invece è un procedere razionale, "logico", è il dicorso ordinato, in altre parole è ciò che noi sempòificando chiamiamo "ragionamento".
Con il latino verbum è designata infine la "parola" in senso ampio, tanto ampio che si potrebbe applicare per indicare un insieme intimo e unitario di μύθος e di λόγος.
Gesù è il Logos incarnato?
L'evangelista Giovanni scrive:

ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος, καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν, καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος
[En archè en o lògos kài o lògos en pros ton theòn, kài theòs en o lògos]
[In principio erat Verbum, et Verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum]
[In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio]
[In principio era la Parola e la Parola era presso il Dio e la Parola era Dio]
Il greco λόγος è tradotto in latino col lemma Verbum che, a mio avviso, evitando una contrapposizione con il μύθος , consente di attribuire alla Parola di Dio un senso pieno e totale. Così che in Gesù non si trova incarnato il solo "ragionamento" divino, la "divina razionalità", ma anche il mito o, se preferiamo, il sogno di Dio. E in ciò si ha una completezza di senso e di significato che non pone limiti alla Parola di Dio, e non ne esclude alcun aspetto o risvolto possibile.
Gesù è dunque la Parola di Dio in senso pieno. In Gesù si incarna ogni razionalità ed ogni mito che sono propri di Dio.
Mentre, infatti, il dire dell'uomo rimane fantasmatico e immateriale se non è concretizzato dall'arte, che dal verbale lo trasforma in materiale, il dire di Dio si materializza diventando storia incarnata: un uomo chiamato Gesù di Nazaret e in seguito la sua chiesa.