sabato 25 giugno 2016

L'ebrezza di Noè e il vino della salvezza



Noè, una delle più belle figure cristologiche del Vecchio Testamento, compiutasi la vicenda dell'Arca, prefigurazione della Chiesa salvifica di Cristo, pianta una vigna e ne beve il vino fino ad ubriacarsi.
Tutto è compiuto! Il Dio trinitario ha salvato dalla Morte, con la sua Arca, la chiesa, l'umanità e gli ha dato una terra nuova. 
Ora ecco che con un nuovo gesto di Noè Dio si mostra in un compendio. Pianta una vigna, che ancora una volta è il Cristo, l'uomo nuovo, ed è la sua chiesa. Poi beve il vino di questa vigna, vino che sappiamo essere insieme il sangue salvifico di Cristo e la Salvezza stessa della nuova umanità. 
Dio si ubriaca della sua nuova umanità salvata fino a mostrarsi nudo. E' il vino delle nozze di Cana ed è il vino dell'Ultima Cena, e ancora il vino della salvezza eterna.



Genesi 9,20-21

20 Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna. 21 Avendo bevuto il vino, si ubriacò e giacque scoperto all'interno della sua tenda.